OncoEmatologia: Ematologia Oncologica
La terapia di combinazione con basse dosi di farmaci somministrate per periodi di tempo più lunghi si prefigura come una strategia terapeutica efficace e al tempo stesso tollerabile per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivo.
Uno studio clinico ha valutato il profilo di efficacia e di sicurezza associato a una terapia di induzione con Bortezomib, Desametasone e basse dosi di Ciclofosfamide per via orale, seguita da un anno di terapia di mantenimento a base di Bortezomib e Ciclofosfamide.
Lo studio ha incluso 59 pazienti con mieloma multiplo recidivato, trattati con sei cicli di un regime combinato a base di Bortezomib somministrato due volte a settimana, Ciclofosfamide alla dose di 50 mg al giorno e Desametasone, seguito da terapia di mantenimento per un anno.
Gli endpoint primari dello studio erano lo sviluppo di tossicità durante il trattamento di reinduzione e le tossicità sviluppate nel corso della terapia di mantenimento.
Gli endpoint secondari erano la risposta al trattamento, la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) e la sopravvivenza globale ( OS ).
Mielosoppressione e neuropatia sono state le reazioni avverse più comuni.
Il periodo medio di follow-up è stato di 27.1 mesi ( intervallo: 0.46-54.4 mesi ), durante il quale è stata osservata una risposta globale al trattamento nel 71% dei pazienti, con una risposta parziale molto buona o di grado superiore osservata nel 33% dei pazienti.
Nel corso della terapia di mantenimento, un'aumentata responsività è stata osservata nel 19% dei pazienti.
La sopravvivenza libera da progressione mediana è stata di 18.4 mesi ( intervallo: 0.13-43.5 mesi ) e la sopravvivenza globale mediana è stata di 28.1 mesi ( intervallo: 0.13-54.4 mesi ).
In conclusione, lo studio ha dimostrato che la terapia di combinazione a base di Bortezomib, Desametasone e basse dosi di Ciclofosfamide rappresenta un regime efficace e gestibile.
Oltre alla terapia di induzione, l'aggiunta di una terapia di mantenimento della durata di un anno si è dimostrata realizzabile, con effetti collaterali limitati e un aumento dei tassi di risposta. ( Xagena )
De Waal E et al, Br J Haematol 2015; 171: 720-725
Xagena_Ematologia_2015